Si definisce alopecia il processo di diminuzione della qualità (spessore) e della quantità di capelli o la loro scomparsa.
I vari tipi di alopecia possono essere distinti in:
- forme non-cicatriziali (forme anche temporanee di alopecia con transitoria inibizione funzionale della papilla del pelo). Ne sono esempi l’alopecia androgenetica, post gravidica, da denutrizione, da traumi psicofisici, alopecia areata, alopecia da trazione, iatrogena (da farmaci), ecc.;
- le forme cicatriziali (forme di alopecia definitive con scomparsa del follicolo e della papilla germinativa). Ne sono esempi la sclerodermia, lupus eritematoso discoide, lichen planus, follicolite decalvante, micosi, neoplasie.
L’eziologia dell’alopecia androgenica non è stata chiarita, anche se alcune cose sembrano ormai certe.
E’ stato per esempio dimostrato che, affinché si manifesti, è necessaria la presenza di androgeni; per questo motivo un bambino non potrà mai soffrire di alopecia androgenica.
Si è inoltre osservato che negli uomini predisposti alla calvizie l’attività della 5-α-reduttasi è maggiore del normale. Lo stesso enzima, che promuove la trasformazione dell’androstenedione in diidrotestosterone, stimola la secrezione delle ghiandole sebacee.
Un eccesso di sebo (vedi capelli grassi) tende ad appesantire e a sottrarre vitalità ai capelli, ma non atrofizza direttamente i follicoli.
Per questo motivo il termine alopecia seborroica è ormai caduto in disuso.
Correzione dell’alopecia
La natura imprevedibile dell’alopecia può renderla una condizione molto difficile con cui convivere.
La tricopigmentazione consente di nascondere completamente i sintomi dell’alopecia sul cuoio capelluto, anche se le aree interessate si spostano o cambiano aspetto.